L'idea di questo blog nasce mentre ero ancora in giro per la Namibia con i miei compagni d'avventura. Avevamo tutto quello che ci occorreva: le foto, un diario di viaggio e la voglia di raccontare un'esperienza fantastica.

Tappa Nr. 13: Etosha Park, Okaukuejo

18 agosto 2007

Partiamo dall'Ermo Game Farm in direzione del parco dell'Etosha dove arriviamo intorno a mezzogiorno. Per poter entrare bisogna compilare una serie di documenti e pagare l'ingresso che, per quattro persone per un periodo di tre giorni, ammonta in totale a 970 N$ (10 N$ = 1 €). L' Etosha National Park copre attualmente un'area di 22912 chilometri quadrati mentre in origine (1907 anno in cui l'area venne proclamata parco nazionale) l'estensione era di circa 80000 chilometri quadrati. Il parco è l'estensione del Kalahari che ha il suo centro nel Botswana e che in parte si protende fino in Namibia. Arrivati al resort di Okaukuejo ci chiedono 500 N$ di cauzione che ci verrano restituiti quando lasceremo il lodge poi, una volta terminate le formalità burocratiche, cominciamo a guardarci in giro per prendere confidenza del posto. Il resort è un piccolo paese completamente recitanto dotato di ufficio postale, supermarket e stazione di servizio. I cancelli d'ingresso vengono chiusi dopo il tramonto (ovvero dopo le sei di sera) e riaperti all'alba, questo per evitare che gli animali possano entrare nel resort. Un pozza artificiale dove vanno ad abbeverarsi gli animali si trova proprio in prossimità di una di queste recizioni. Qui i turisti possono assistere all'arrivo degli animali che vengono a dissetarsi senza dover andare a zonzo per il parco. I nostri appartamenti si trovano proprio davanti a questa pozza ed è molto bello stare comodamente seduti aspettando l'arrivo degli animali. Tutta la gente rimane in religioso silenzio e quando sono arrivati gli elefanti l'emozione fu tale che ad un certo punto smisi di scattare foto e per godermi lo spettacolo in tutta tranquillità. Unico inconveniente è la puzza di questi pachidermi. L'odore è nauseabondo e ricorda molto il sapore di uova marce che ha l'acqua sulfurea nei centri termali. Nel pomeriggio facciamo un giro nel parco con il nostro fuoristrada. Al supermarket vendono una pianta del parco con le zone di avvistamento più interessanti ed è possibile girare liberamente senza una guida, l'importante è non uscire mai dalla vettura e dare sempre la precedenza agli animali. Durante la nostra escursione avvistiamo alcune giraffe, un paio di leoni le solite antilopi e gli elefanti. Al rientro si va a cena. Purtroppo il ristorante è in fase di ristrutturazione e si mangia sotto un grande tendone che ricorda molto quello di un circo. La pulizia non è un gran che ma bisogna adattarsi, spero soltanto che adesso il ristorante l'abbiano completato (quando eravamo la sembravano a buon punto). Finito di mangiare torniamo ai lodge. Durante la breve camminata che separa il ristorante-circo dalle nostre abitazioni siamo accompagnati dal raccapricciante ululato delle iene che si trovano al di la della recizione, in mezzo alla savana. I loro versi ti fanno venire la pelle d'oca. Andiamo a dormire ma tutte le volte che gli animali vanno ad abbeverarsi alla pozza il loro odore nauseabondo giunge fino a noi e ci sveglia. Il posto è però davvero eccezionale, i lodge sono confortevoli, puliti e molto belli e poi siamo finalmente giunti nell'Africa dei leoni, degli elefanti e delle giraffe. Questa è la Namibia, ogni posto che visiti è un mondo nuovo.