L'idea di questo blog nasce mentre ero ancora in giro per la Namibia con i miei compagni d'avventura. Avevamo tutto quello che ci occorreva: le foto, un diario di viaggio e la voglia di raccontare un'esperienza fantastica.

Tappa Nr. 18: Windhoek


23 agosto 2007

Arriviamo a Windhoek nel pomeriggio e prendiamo possesso delle camere per l'ultima notte da passare in Namibia. Il caso vuole che ci vengano assegnate le stesse stanze del primo giorno. Alla sera usciamo e andiamo a mangiare da Joe's Beer, dove avevamo cenato il primo giorno, dove tutto era iniziato ora tutto finisce.

24 agosto 2007

Ultimo giorno, l'areo parte alle sette di sera e così abbiamo il tempo di girare la città. Windhoek è una citta moderna con palazzi, centri commerciali, banche e il tribunale. Parcheggiamo il fuoristrada in centro in un parcheggio a pagamento e facciamo due passi. Ci sono parecchi negozi da visitare, molti vendono oggetti tipici africani altri vendono prodotti tipicamente occidentali, ci sono persino grandi negozi di articoli sportivi con tutte le marche più note. In centro c'è un bellissimo centro commerciale che vale la pena di visitare. Al suo interno ci sono tanti negozi interessanti compresa qualche gioielleria dove è possibile acquistare diamanti namibiani. Dopo aver visitato città come Windhoek e Swakopmund mi sono reso conto che l'Africa non è sempre come la immaginiamo, c'è un'Africa moderna e che sta al passo coi tempi e che potrebbe nascondere grandi opportunità. Per un occidentale non è poi diffcile adattarsi alla vita namibiana (a parte i vegetariani) e credo che questo sia dovuto anche al fatto che quel 6% di bianchi che oggi vive là ha influito molto sugli usi e costumi del paese, così come hanno fatto i bianchi in Sudafrica. Girando per Windhoek si ha la sensazione di trovarsi nel bel mezzo in una città cosmopolita, dove puoi incontrare gente proveniente da ogni parte del modo e dove la maggior parte degli abitanti conosce almeno tre lingue: l'inglese (quella ufficale), l'afrikaans, e quella della propria tribù. Sicuramente l'apartheid ha lasciato ferite così profonde che solo il tempo potrà guarire ma vista così la Namibia sembra essere proprio sulla strada giusta per il rinnovamento politico e sociale.
Il nostro giro per la città volge al termine. Cambiamo i nostri dollari namibiani in euro presso un ufficio cambi del centro e poi torniamo al lodge. Andiamo a restituire l'auto che viene controllata per eventuali danni. Il vetro del parabrezza è scheggiato ma per fortuna avevamo fatto un'assicurazione anche per il parabrezza (cosa molto utile visti tutti quei chilometri di sterrato). Completate alcune formalità burocratiche relative al noleggio veniamo accompagnati all'aeroporto dove ci attende il nostro volo per Francoforte. Adesso la nostra vacanza è proprio finita.

Mentre salgo sull'aereo mi volto a guardare per l'ultima volta l'arida savana che si stende davanti ai nostri occhi e dentro di me penso che quello non è un addio ma solo un arrivederci perchè un giorno, prima o poi, ritornerò in Namibia.