L'idea di questo blog nasce mentre ero ancora in giro per la Namibia con i miei compagni d'avventura. Avevamo tutto quello che ci occorreva: le foto, un diario di viaggio e la voglia di raccontare un'esperienza fantastica.

Tappa Nr. 17: Harnas Wildlife Foundation

22 agosto 2008

Facciamo un'ottima colazione e poi lasciamo il Waterberg in direzione dell'Harnas Wildlife Foundation, un centro per il recupero degli animali. A metà strada incrociamo un autobus fermo in direzione opposta alla nostra. I passeggeri sono tutti ai bordi della strada e l'autista è intento a riparare il motore. Ci fermiamo e chiediamo se hanno bisogno di aiuto. Si avvicina una signora di colore di almeno 120 chili con al seguito cinque o sei bambini e ci spiega che il motore si è guastato e che sono fermi lì da quasi due ore. Hanno bisogno di un meccanico che si trova nel paese dal quale sono partiti. Diamo il passaggio ad uno dei passeggeri perchè possa chiedere aiuto. La deviazione che dobbiamo fare è davvero minima, di tempo ne abbiamo e poi non possiamo lasciare in mezzo alla savana quella gente senza dare un minimo di aiuto. Il tizio a cui diamo il passaggio è un uomo di colore piuttosto taciturno, ho come l'impressione che non parli troppo bene l'inglese e che sia un po' timido. Arriviamo in una cittadina di quattro anime che ricorda Opuwo molto più in piccolo. Lasciamo il nostro passeggero in una stazione di servizio dove c'è anche un meccanico, a questo punto ci penseranno loro a raggiungere l'autobus. Riprendiamo il nostro viaggio per l'Harnas ma le indicazioni in questo caso non erano delle migliori e sbagliamo strada. Per fortuna ce ne accorgiamo e riprendiamo la strada giusta. Arriviamo finalmente all'Harnas Wildlife Foundation. La riserva è molto grande e i lodge si trovano vicino a dove dimorano gli animali. Naturalmente i leoni, i ghepardi, i babbuini, i leopardi e altri animali pericolosi si trovano all'interno di immense recinzione (lo spazio a loro disposizione è notevole). Altri animali, invece, li ho visti liberi di scorazzare come ad esempio un Orice che non è proprio un animale piccolissimo. Il giardinetto (di sabbia e pietre) antistante il nostro lodge è territorio di un bellissimo gatto che solo potesse entrerebbe in stanza per dormire con noi. Dobbiamo stare attenti a non farlo entrare. Si cena alle sette, l'ambiente è eccellente e anche il pasto è ottimo. Per le dieci si va a letto, domani ci attende l'escursione tra gli animali.

23 agosto 2008

Sveglia alle sette e colazione. Oggi ci attende la visita agli animali. La nostra guida è un ragazzo di colore molto simpatico che parla l'inglese molto bene. Con lui ci sono due ragazze che fanno del volontariato, dal loro accento mi sembrano americane. La nostra escursione prevede un giro tra gli animali del centro per portare loro da mangiare. Attaccato al fuoristrada sul quale siamo imbarcati c'è un carretto con il cibo da distribuire, saranno le ragazze e la guida a dare loro da mangiare noi ci limiteremo a fare da spettatori. Durante il nostro giro portiamo da mangiare a babbuini, scimmie leopardi, ghepardi, leoni e cani selvatici. A seconda delle ferite o delle malattie di cui erano affetti, alcuni animali si trovavano riuniti in branco altri erano soli o al massimo in coppia. Attorno alle recinzioni corre un filo in cui passa corrente elettrica a 5000 Volt. Il leone si è dimostrato un animale molto aggressivo infatti appena ci siamo avvicinati alla recinzione l'animale ha fatto sentire il suo potente ruggito e ha fatto un grande balzo verso noi. Per fortuna che c'era la recinzione e l'alta tensione. Le scimmie sono invece animali dispettosi, bisogna stare attenti quando si avvicinano soprattutto per chi porta gli occhiali, tendono ad afferrarli e a portarli via. Molto bello è stato il giro dai ghepardi. In questo caso siamo entrati nella recinzione, però senza scendere dal veicolo. I ghepardi sono animali da una linea snella e velocissimi, assomgilano a dei grossi gattoni e in effetti emetteno dei suoni che sembrano dei miagolati. Nel nostro giro abbiamo visto anche linci e coccodrilli, tutti animali in attesa di guarigione per poter poi essere trasferiti nei parchi come l'Etosha.
Alla fine del giro si parte per l'ultima tappa della nostra vacanza: il ritorno a Windhoek da dove prenderemo il nostro aereo per casa.